mercoledì 30 settembre 2009

Aspettando l'autunno.


Un cestino di mele mi fa pensare soprattutto all'autunno, ma quest'anno l'autunno non vuole arrivare! E' ancora un caldo umido, fastidioso e le previsioni non fanno pensare a forti cambiamenti. Lo so che molti non condividono questo mio desiderio di fresco, ma insomma le stagioni dovrebbero essere quattro. O no? E io ho voglia di autunno, ho voglia di sentire quel rumore, quasi croccante che si ha quando si cammina sulle foglie secche. Un rumore che mi riporta a quando ero piccola e al ritorno da scuola io e altri compagni ci divertivamo a camminare volutamente sulle foglie secche mentre chiacchieravamo di cosa fare al pomeriggio. Chissà forse é semplicemente un po' di nostalgia per quei tempi scanditi da ritmi e paesaggi naturali, quali appunto il cambio delle stagioni e in questo caso nell'arrivo dell'autunno.



E in attesa dell'autunno, domenica sera ci siamo concessi una cenetta a base di rombi e verdure al forno. Le creature sono state infornate in compagnia di alcune patate, precedentemente sbollentate e con accanto una teglia di zucchine e melanzane tagliate a tocchetti (queste non sbollentate). Sono riuscita a trovare questi rombi nostrani al mercato di Rialto, dopo aver scartato una serie di banchi che mi proponevano rombi dal Mediterraneo. Devo dire che é sempre più difficile trovare pesce dell'Adriatico e sempre più frequente trovarne di proveniente dall'Atlantico. Dall'Atlantico?? Mah! Comunque questi due rombetti nostrani hanno davvero allietato la nostra seratina, regalando soddisfazione al nostro palato.



Eccoli qui i nostri amici "cotti a dovere", poco prima di essere gustati da me e dalla mia famiglia!!

venerdì 18 settembre 2009

A spasso con..oche e anatre.




Ieri pomeriggio mi é venuta voglia di andare a passeggiare in diga agli Alberoni, uno dei miei luoghi preferiti nell'isola dove abito. Purtroppo avevo dimenticato che ora é un cantiere in opera per la realizzazione del Mose (ci salverà dalle acque come fu salvato il suo quasi omonimo biblico??Mah). Infatti il percorso di una parte della diga é un po', come dire.."costretto". All'inizio della diga però siamo stati accolti da alcune oche e da un gruppo di anatre che, forse sperando in qualche cosa da mangiare, si sono avvicinate e hanno per così dire "posato" per noi. Le oche soprattutto mi sono sembrate le più smorfiose. Ma che belle sono, se non avessero la fama di essere anche un po' suscettibili, mi sarebbe piaciuto accarezzarle.
Naturalmente il "paté de fois gras" é un cibo che non fa parte delle mie preferenze gastronomiche.



lunedì 14 settembre 2009

Pausa a Sappada!


La settimana scorsa sono letteralmente scappata da Venezia (insieme alla mia metà) per un paio di giorni e mi sono rifugiata a Sappada. Un paesino bellissimo, a tratti sembra un luogo da favola con molte case in legno adornate da cascate di fiori. In questo periodo poi, é particolarmente rilassante perché la maggior parte dei villeggianti ha già fatto ritorno a casa, anche a causa dell'apertura delle scuole.





La prima sera ci siamo limitati a cenare, ovviamente con piatti sostanziosi, quali gnocchi di zucca, salsiccia e polenta, crostata di mele e noci.. il tutto seguito da una breve passseggiatina serale, giusto per rimetterci un po' la coscienza a posto, dopo tanta bontà e soprattutto dopo tante calorie. In queste situazioni mi sento anche un po' "impicciona", perché adoro sbirciare attraverso le finestre illuminate e scoprire un po' di vita vera del posto. Ma lo faccio soltanto perché invidio, in senso buono, la fortuna di queste persone a poter vivere in un posto che mantiene ancora le tradizioni e la propria identità. Immagino marito e moglie, vicini dopocena, mentre lui legge e lei lavora a maglia, chiaramente con tanto di caminetto acceso.



Il mattino seguente però abbiamo intrapreso una camminatona di 8 km, da Cima Sappada alle Sorgenti del Piave (foto qui sopra) e nonostante la fatica, la gita é stata bellissima, attraverso boschi e ruscelli che inducono a pensieri positivi. In effetti, mi rendo conto di quanto possa influire al miglioramento del proprio umore, staccarsi da tutto ciò che squilla, fa rumore e isolarsi per un po' nella natura. E all'arrivo in cima (1830 mt. circa) ci si premia con un pranzetto a base di canederli in brodo, funghi e polenta e un buon caffé.
Davvero il piacere delle piccole cose é quello che ci rende più felici.



E' stata anche un'occasione per prendere un po' di confidenza con la mia macchinetta fotografica.
Insomma, almeno ci ho provato..



giovedì 3 settembre 2009

Lavori in corso!!







Ho finito i quadrati della mia prima coperta!!!Sìììììì! Sono in tutto 63 pezzi, di 3 tipi di filati diversi.
Ora ho iniziato a cucire le strisce orizzontali (sono già a quota 3), poi dovrò cucire le strisce tra loro e finalmente provvederò al bordo che non so ancora bene come fare. Ho cercato alcune istruzioni su un libro che mi sono ordinata in internet e forse sceglierò una bordura tipo "ventaglietto" fatta all'uncinetto. Beh vedremo, spero mi riesca un buon prodotto finale.
La mia coperta sarà un regalo per la mia adorata "ragassa", (mia figlia). Ho pensato, quale regalo migliore per esprimere l'Amore per una persona, se non una coperta con la quale scaldarsi? Ovviamente lei ride e mi dice "che sono un po' fuori"!!




E poi.. e poi..sì, mi sono anche sistemata la vecchia borsa da spiaggia, Aveva una fodera lisa e sbiadita, ma non avevo il cuore di buttarla. Ho recuperato un tessuto ( a dire il vero un po' sprecato come interno-borsa) nell'armadio trovatutto di mia madre ( prima di fare acquisti passo sempre da lei, trovo lane, stoffe, cotoni e tutto ciò che serve per i lavori manuali) e mi sono confezionata l'interno della borsa di paglia. Ovviamente questo é un lavoro che si dovrebbe fare ad inizio estate, ma si sa com'é, no? Le cose si fanno quando se ne ha voglia (almeno questo tipo di cose).