lunedì 14 settembre 2009

Pausa a Sappada!


La settimana scorsa sono letteralmente scappata da Venezia (insieme alla mia metà) per un paio di giorni e mi sono rifugiata a Sappada. Un paesino bellissimo, a tratti sembra un luogo da favola con molte case in legno adornate da cascate di fiori. In questo periodo poi, é particolarmente rilassante perché la maggior parte dei villeggianti ha già fatto ritorno a casa, anche a causa dell'apertura delle scuole.





La prima sera ci siamo limitati a cenare, ovviamente con piatti sostanziosi, quali gnocchi di zucca, salsiccia e polenta, crostata di mele e noci.. il tutto seguito da una breve passseggiatina serale, giusto per rimetterci un po' la coscienza a posto, dopo tanta bontà e soprattutto dopo tante calorie. In queste situazioni mi sento anche un po' "impicciona", perché adoro sbirciare attraverso le finestre illuminate e scoprire un po' di vita vera del posto. Ma lo faccio soltanto perché invidio, in senso buono, la fortuna di queste persone a poter vivere in un posto che mantiene ancora le tradizioni e la propria identità. Immagino marito e moglie, vicini dopocena, mentre lui legge e lei lavora a maglia, chiaramente con tanto di caminetto acceso.



Il mattino seguente però abbiamo intrapreso una camminatona di 8 km, da Cima Sappada alle Sorgenti del Piave (foto qui sopra) e nonostante la fatica, la gita é stata bellissima, attraverso boschi e ruscelli che inducono a pensieri positivi. In effetti, mi rendo conto di quanto possa influire al miglioramento del proprio umore, staccarsi da tutto ciò che squilla, fa rumore e isolarsi per un po' nella natura. E all'arrivo in cima (1830 mt. circa) ci si premia con un pranzetto a base di canederli in brodo, funghi e polenta e un buon caffé.
Davvero il piacere delle piccole cose é quello che ci rende più felici.



E' stata anche un'occasione per prendere un po' di confidenza con la mia macchinetta fotografica.
Insomma, almeno ci ho provato..



1 commento:

  1. ma che belle queste foto!!! Sappada è la meta ideale per fuggire dalla massa dei turisti che ci invade la città.in montagna è tutta un'altra vita :-)

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